"Il progresso è determinato dalla rettitudine" I-Ching 53

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Per chi non sia particolarmente avvezzo ai meccanismi delle competizioni è bene
sapere che ci si può dire campioni nazionali, europei o anche mondiali per
avere in realtà partecipato a competizioni che contano una manciata di atleti
di scarso livello tecnico all'interno di sigle minori oppure...

ci si può confrontare ai massimi livelli agonistici: la differenza è la stessa che corre
fra l'apparenza e la realtà, fra le arti marziali come remunerativa occasione
commerciale (magari argutamente condita di pseudomisticismo orientaleggiante) e
fra le arti marziali come rigoroso percorso di crescita sportiva e di
maturazione umana. E' nella prospettiva della qualità tecnica e dello spessore
educativo che ha scelto di collocarsi il Maestro Claudio Albieri giungendo a
portare suoi allievi a risultati oggettivamente prestigiosi sia nel
combattimento libero sia nelle forme: accedendo, tramite la Federazione
Italiana Wushu Kungfu (FIWUK), alla più alta competizione annuale di livello
internazionale rappresentata dai Campionati Mondiali organizzati dalla
International Wushu Federation (IWUF), di cui fa parte anche la prestigiosissima
Federazione cinese, e alla massima competizione europea, il Campionato
organizzato dalla European Wushu Federation (EWUF) con la partecipazione di
nazionali fortissime quali la squadra russa, a ciò possiamo aggiungere pure gli
ottimi risultati riportati anche nel campionato federale nazionale organizzato
dalla FIWUK. Una piccola panoramica aggiornata sui risultati agonistici degli allievi del
Maestro Albieri è disponibile consultando la pagina facebook della Polisportiva.

I risultati agonistici non sono certo l'unica meta cui tendere nello sport ma
dicono almeno di un confronto significativo fra Scuole di Wushu, così come
atleti e tecnici di differente provenienza si confrontano regolarmente nei
Centri Tecnici (appunto allenamenti fra atleti di diverse Scuole) organizzati
da vari anni dal Maestro Albieri: il confronto è occasione di crescita e
permette agli atleti anche di scoprire, se ve ne fossero, eventuali lacune del
proprio Maestro; questo è un motivo per cui la partecipazione ai più alti
circuiti agonistici può essere considerata anche segno della disponibilità di
un Maestro verso la crescita tecnica dei propri allievi. Il confronto sui più
significativi tappeti di gara non basta tuttavia a garantire lo spessore
educativo nella pratica del Wushu, disciplina (anzi insieme di specialità) che
si presta in modo particolarmente significativo al conseguimento non solo di un
benessere fisico ma anche di una positiva maturazione umana. Questo aspetto
sarà presente tanto quanto sarà considerato e quindi proposto dallo stesso
Maestro che dirige la Scuola; non dimentichiamo che le arti marziali si
imparano prima di tutto per imitazione, un procedimento che potremmo intendere
come non solo legato a determinati schemi corporei e competenze motorie ma
anche a più profonde valenze etiche. Per quel che riguarda il Maestro Albieri a
proposito di spessore umano ed attenzione educativa basterebbe anche solo
notare la sua ormai storica disponibilità ad insegnare gratuitamente a soggetti
diversamente abili, con vari tipi di proposte adeguatamente calibrate rispetto
alla concreta tipologia di utenti; chi lo conosce può aggiungere a ciò anche la
testimonianza di una sapiente autorevolezza con i giovani atleti, compresi i
soggetti più indisciplinati e irrequieti, fino al saperli condurre ad un buon
livello sportivo ma più ancora ad avviarsi seriamente a diventare persone
oneste e buoni cittadini. Una buona Scuola di Wushu è insomma anche una buona
Scuola di vita: autodisciplina, costanza, accettazione della fatica, pazienza,
consapevolezza, umiltà, onestà, rettitudine, disponibilità ... questi, ed altri
simili, sono i valori coltivati dal praticante di arti marziali cinesi: nella
grande varietà delle proposte e delle impostazioni ogni praticante sceglierà
liberamente il contesto nel quale preferisce formarsi, è tuttavia auspicabile
che abbia in merito l'adeguata consapevolezza e che gli vengano dati tutti gli
strumenti possibili per crescere tecnicamente ed umanamente, secondo lo spirito
autentico del Wushu!

Ferdinando Costa

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